
Dopo le scottature estive è tempo di prendersi cura della pelle e di proteggerla anche dal freddo. Del resto non è solo dal sole intenso che bisogna proteggersi, anche le basse temperature dei mesi autunnali e invernali potrebbero creare qualche problema. «In inverno i vasi sanguigni si contraggono maggiormente, apportando meno nutrimento e rendendo la pelle più vulnerabile – spiega il dermatologo Andrea Ingegneri – inoltre, a causa delle basse temperature, questa tende a seccarsi, dando spesso origine ad arrossamenti, screpolature, dermatiti da freddo o a sintomi più gravi, quali irritazioni, xerosi, lichenificazione e desquamazione. Il freddo può infine generare peggioramenti anche per chi già soffre di patologie in atto, come la dermatite atopica o la rosacea. Come fare, dunque, se si incappa in una forma di dermatite da freddo? È importante selezionare creme specifiche che contengano lipidi, come gli acidi grassi Omega 3 e 6 che nutrono la pelle e la rafforzano; l’urea, una sostanza naturalmente presente nell’epidermide che favorisce la capacità cutanea di aumentare l’idratazione fisiologica, e, in ultimo, gli antiossidanti (ad esempio la vitamina E) che aiutano a lenire infiammazioni e arrossamenti.